La polizia postale ha individuato una rete dedita alla pedopornografia. Arresti e perquisizioni in 15 regioni. Coinvolti anche dei neonati.
ROMA – Maxi operazione contro la pedopornografia in tutta Italia. La polizia postale ha infatti sgominato una rete di pedofili italiani che su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano materiale pedopornografico.
Pedopornografia, 15 regioni coinvolte
Gli agenti hanno eseguito una cinquantina di perquisizioni e alcuni arresti in 15 regioni. Le accuse sono di detenzione, diffusione e, in alcuni casi, di produzione di materiale pedopornografico. Sequestrati file con immagini raccapriccianti di abusi su minori, ritraenti vere e proprie pratiche di sadismo dove le vittime erano anche neonati.
Le indagini
L’attività di indagine, fatta anche attraverso veri e propri pedinamenti virtuali, ha consentito di dare una identità certa ai nickname utilizzati in rete dai pedofili.
Il lavoro d’indagine vede coinvolti oltre 200 gli investigatori del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino che stanno conducendo la più grande e complessa operazione di Polizia degli ultimi anni, volta al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento della Procura di Torino.
La legge italiana
In Italia il semplice possesso di materiale pornografico coinvolgente minori costituisce reato e per i soggetti coinvolti è prevista come pena accessoria l’interdizione a vita dall’attività nelle scuole e negli uffici o servizi in istituzioni o strutture prevalentemente frequentate da minori.